L’Osservatorio TEA
L’Osservatorio TEA, che analizza le trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano, nasce a fine 2022 per supportare istituzioni e industria nel processo di transizione verso una mobilità sempre più efficiente e sostenibile. Per farlo può contare su un database in continua espansione che mappa già quasi 2.200 aziende del settore, creato per produrre evidenze scientifiche inedite sulle competenze delle imprese e dei lavoratori.
Ogni anno l’Osservatorio TEA produce un rapporto che, oltre alle finalità di studio e ricerca, mette a disposizione dei policy maker e dell’industria una fotografia estremamente dettagliata della filiera automotive nazionale, indispensabile per muoversi nella giusta direzione in un contesto sempre più competitivo.
Gli Organi dell’Osservatorio
Comitato tecnico-scientifico
Prof.
Francesco Zirpoli
Dott. Giuseppe Giulio Calabrese
Prof.ssa
Anna Moretti
Ing.
Francesco Naso
Team di Ricerca
Dott.ssa Serena Di Sisto
dottoranda in economia e finanza presso l’Università degli studi di Aldo Moro di Bari e iscritta all’albo dei giornalisti è impegnata nel progetto dell’Osservatorio TEA per la gestione del database e del rapporto annuale
Dott. Bruno Perez Almansi
Responsabile del database, Ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari Venezia
Dott.ssa Anna Novaresio
Ricercatrice presso il CNR IRCrES e docente a contratto presso l’Università di Torino. Per l’Osservatorio TEA contribuisce all’aggiornamento del database delle
imprese censite, allo sviluppo e somministrazione della survey annuale e
all’analisi dei dati raccolti.
Perché registrarsi
L’Osservatorio TEA mette al servizio di tutti gli stakeholder del settore uno strumento analitico puntuale e aggiornato, per monitorare come mai prima d’ora l’effettivo stato della filiera automotive italiana.
Iscrivendo la propria azienda si può contribuire senza alcun onere a definire il reale perimetro ell’ecosistema auto nazionale. Gli elementi informativi raccolti consentiranno alle istituzioni di disegnare nel miglior modo possibile gli strumenti di politica industriale attualmente in fase di revisione. Solo partendo da un’immagine chiara del tessuto produttivo sarà possibile infatti mettere a Terra politiche di supporto alle imprese davvero mirate ed efficaci.
Le aziende mappate
Possono iscriversi all’Osservatorio tutte le aziende che producono in Italia componenti afferenti l’industria automotive. L’attuale perimetro del database non include gli oem e a monte la filiera dei macchinari al servizio degli impianti automotive, così come quella della chimica al servizio delle batterie. A valle ancora non è mappato in modo puntuale chi si occupa di software per la ricarica, gli installatori delle infrastrutture di ricarica e il mondo after sales.
I promotori dell’iniziativa
Il CAMI (Center for Automotive and Mobility Innovation) è un network di ricercatori formato da accademici ed esperti nel campo dell’automotive e della mobilità sostenibile, guidato dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. La sua missione è quella di produrre evidenze scientifiche e disseminarne i risultati.
Motus-E è la prima associazione italiana costituita su impulso dei principali operatori industriali, del mondo accademico e dell’associazionismo ambientale e d’opinione per favorire la transizione del settore nazionale dei trasporti verso l’adozione massiva di mezzi sostenibili, promuovendo la mobilità elettrica e divulgandone i benefici connessi alla tutela ambientale.
IRCrES, l’Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del CNR, ha la missione di svolgere attività di ricerca e sviluppo su tre principali aree tematiche: Evoluzione del sistema industriale italiano ed europeo; Organizzazione e sostenibilità dei grandi sistemi delle società contemporanee; Analisi socioeconomica dell’ambiente. Inoltre, lo statuto IRCrES indica due principali aree di ricerca orizzontale che si occupano di Innovazione e Valutazione delle politiche pubbliche.